Biografia Artistica

 

/
/
/

 

Angela Cavo si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” a Roma ed esordisce nel 1957-58 ne “La figlia di Jorio” di Gabriele D’Annunzio con la Compagnia PROCLEMER – ALBERTAZZI.

Alla fine del 1958 Gian Carlo SBRAGIA – come regista ed attore – la chiama ad interpretare “Ricorda con rabbia” di John Osborne e “Jeannette” di Mino Roli; per le due interpretazioni Angela riceverà (nel 1959) il “Premio noce d’oro” per il TEATRO.

Nel 1960-61 Erminio MACARIO la invita ad essere Prima Attrice in una girandola di testi comici e divertentissimi: “Finestre sul Po”, “Questi poveri ricchi”, “Vedovella e scapoloni”.

Magnifica e significativa esperienza che la porterà – nel 1969-70 – ad accettare la proposta del Teatro Stabile di Torino di essere ROSA TRAVET accanto al Grande Erminio MACARIO ne “Le miserie ‘d Monssù TRAVET” di Bersezio.

/

Ben presto iniziano i “Recitals” dedicati alla Poesia Greca, Francese, Inglese, Tedesca, Spagnola. Recital su Apollinaire al Teatro della ARTI a Roma; Recital sulla Poesia del Novecento alla Ambasciata di Spagna; Recital nella Valle dei Templi ad Agrigento di Giorgio Albertazzi con Angela Cavo e Renzo Barbera; Recital con Enrico Maria Salerno all’Università Internazionale R.U.I. Roma; Recital “Rispetto per la vita” di Albert Schweitzer con Rossano Brazzi, fino all’incontro con il grande Poeta spagnolo, in esilio a Roma, RAFAEL ALBERTI.

/
/

Nel 1971 il Piccolo Teatro di Milano rende onore alla Vita del Poeta: “Fra il garofano e la spada” uno spettacolo-recital lirico, drammatico, tragicomico, ferocemente satirico com’è il Poeta e l’uomo Rafael Alberti. “Fra il garofano e la spada” è un montaggio curato dallo stesso Alberti facendo ricorso alle proprie poesie e opere teatrali; Angela Cavo ne è l’interprete con in chitarrista flamenco Sandro Peres e Luigi Sportelli.
Capolavori teatrali quali “Elena” di Euripide, “L’innamorata” di Marco Praga, “Processo ad Oreste” con Gassman, “Teresa Raquin” di Zola, “La figlia di Jorio” di Gabriele D’Annunzio e “Cagliostro” con Giorgio Albertazzi, “Il Malato Immaginario” di Molière con Turi Ferro, “I fisici” di Dürrenmatt con Josè Quaglio, “Soluzione finale” di Corrado Augias, “Oreste” di Euripide con Luigi Vannucchi. Ed ancora … “Medea” di Euripide con Elena Zareschi, “Occupati d’Amelia” di Feydeau con Valeria Valeri, “ I Vicerè” di De Roberto a Taormina, “Kolbe” con Supervisione di Krzysztof Zanussi fino ai “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello all’Eliseo con Turi Ferro e Carla Gravina regia di Giancarlo Cobelli, a “Rosa” di Andrew Davies con Carla Gravina regia di Mario Monicelli, e poi … “Le Madri” di Euripide regia di Gian Carlo Sbragia a Siracusa e … con Salvo Randone “Enrico IV” di Luigi Pirandello, e …

/
/

Numerosissime sono le interpretazioni televisive e radiofoniche di splendidi personaggi …
Brillanti le ideazioni:
- “Il Canto Gregoriano” in 4 puntate
- “Carteggi celebri” (Dino Campana e Sibilla Aleramo)
- “Maria nel culto dell’Oriente”.
Ha preso parte a commedie, letture, romanzi e novelle in diretta radiofonica, a trasmissioni culturali:
storia, musica, poesia, archeologia.
Responsabile settore Cultura RAI : Dott. Giuseppe Neri.
In particolare ha lavorato per Radio3 con Marino Sinibaldi in trasmissioni in diretta.

Negli anni, Angela ha orientato la sua esperienza artistica verso il mondo delle biblioteche e della lettura, recitando e leggendo per bambini e ragazzi, preparando seminari, saggi; ha ideato e curato “Concerti di Poesia Musica e Canto” e ha donato la sua libreria personale alla Biblioteca civica Vittoria Colonna della Città di Marino esprimendo in questo modo le motivazioni: “Il senso del dono racconta la mia formazione, le scelte, le ricerche, gli approfondimenti, gli incontri. Leggere e rileggere … storie, teatro, saggi, poesie …
Incontri inaspettati, misteriosi, segreti con i Grandi Maestri della Poesia e della Scrittura”.

Angela tiene Corsi di Recitazione nel Laboratorio permanente “Il cuore nella tua voce” fondato nel 2003.
“Il cuore nella tua voce” è il sigillo della vita artistica di Angela.

 

/

 

Una intervista dedicata ad Angela

E’ un caldo pomeriggio di questa torrida estate 2016. Con Angela parliamo del sito web che intende costruire quale coronamento della sua carriera artistica. Sento un desiderio di vicinanza con lei perché professiamo lo stesso amore per l’Arte come capacità di trasformazione e di elevazione spirituale.
Le chiedo se voglia posare per me. Lei ne rimane colpita e lusingata.

Ha un viso speciale. Mentre mi parla io ripercorro la sua vicenda artistica attraverso i tratti del volto. Occhi azzurro intenso, lo sguardo penetrante, la voce “accordata”, come uno strumento musicale, alle diverse interpretazioni che, nella pluriennale carriera artistica, l’hanno vista protagonista in numerose occasioni di incontro con i grandi della letteratura mondiale. Quel naso sottile di cui la mamma andava fiera; gli occhi azzurri sono proprio quelli desiderati dal padre in attesa della sua nascita. I capelli, tagliati in modo sbarazzino, le conferiscono un’aria gioviale e birichina; indossa gli orecchini azzurri che le ho regalato anni fa. Questo volto possiede una eleganza raffinata e un po’ aristocratica. Gli occhi sono rivolti verso di me raccontando qualcosa di antico e segreto. Dal ritratto appena schizzato emerge una figura che si impone sulla “scena” della vita, della nostra vita, per dire: io sono qui; io rimango qui. Questa è la mia storia.

D. Tu insegni che l’attore deve diventare lo strumento per il “suono”: Perché?

Quando parli – dice l’attrice – emetti il suono che è la tua vita. Per questo amo impartire lezioni di recitazione e sul valore fonico della voce alternando l’esplorazione dei messaggi letterari, primo fra tutti, la POESIA.

D. Nel tuo percorso artistico hai inaugurato la poesia scenica.

Sì, sono fermamente convinta che il rapporto con la poesia sia un elemento fondamentale del vissuto personale. La poesia infatti nasce come espressione musicale ( sonora) della PAROLA con la quale incontriamo gli altri.

D. Qual è il messaggio che vuoi liberare e diffondere nel mondo del web?

- Oggi si scopre che il teatro è terapeutico e si pone come esperienza nuova di una storia umana che ha bisogno di compiersi. Il bisogno di intonare, di respirare, di avere fiducia nella parola e nel suo potere creativo.
Davanti a me c’è un essere umano: insieme possiamo scoprire la gioia di aprirsi, di mettersi in gioco, sorprendendosi. Poi, dalle vibrazioni sonore si avanza verso l’assenza del corpo nella libertà totale.
Nell’oggi è il nostro passato – prosegue Angela – nel senso che esso si è fuso con l’esistenza successiva: è integrato.
L’oggi è un presente eterno.
Le opere che ho rappresentato sono state tutte importanti, sono come un mosaico in cui i tasselli formano un unicum: sono un caleidoscopio magico nel quale tuffarsi e navigare -

Maria Angela Nocenzi

/

 

Angela è scaturita dal grande amore di Francesca e Giovanni che andavano sognando una bimba ... una bimba con gli occhi azzurri.
La piccola nasce a Torino e cresce in un’atmosfera originale e “musicale”. Il padre canta con passione arie famose della grande Opera Lirica Italiana;
mamma Francesca “risponde” con brio, cantando storie popolari piemontesi; la Radio, abitata da piccoli uomini e dalle loro storie, è un’attrazione fantastica ed irresistibile.
Ed ecco la Guerra: suoni assordanti, Bombe, Coprifuoco, Rifugio e Paura
Quando è sola ... Angela esce per le stradine del paese (Santena 1941) con il suo piccolo gatto nella borsa.
E quando incontra i compagnetti di scuola, “inventa” ed organizza il “suo“ teatro.
Così come a Torino 1943, Angela andrà in “scena” ogni sera, ore 20.30: vestaglia della mamma, tacchi alti della mamma e … improvvisazioni.
Mamma e papà fulminati da tanta vitalità.
E verranno incontro ad Angela ... la musica, la danza, il pianoforte, il pattinaggio sul ghiaccio e ... la Poesia.
In questo tempo, appare la professoressa di lettere Teresita Fascio, che, ogni giorno, ascolta l’originalità della voce di Angela nel "dire" la Poesia.
Quasi incredula, insiste e la spinge a salire sulla cattedra per ascoltarla da lontano.
Teresita Fascio decide così, di condurla all’Istituto Culturale “Europa Giovane” e la presenta ai primi attori di prosa della Radio Italiana: Edoardo Maltese ed Anna Bologna.
Qui avvengono conferenze, presentazione di libri, piccole recite ... ed Angela viene coinvolta.
Scelta dal critico teatrale Danilo Telloli, interpreta brani estratti dal libro di Nino Bolla "Eleonora Duse".
Applausi e riconoscimenti al suo talento, aprono la via straordinaria, verso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico".

Maria Concetta Piccolo

/
/
/

 

"I DUE GEMELLI VENEZIANI" di Carlo Goldoni

/
/
/

 

- Mia madre, quando la conobbe nel 1959, la chiamò subito donna di seta. In tre parole la definizione esatta del fisico di Angela Cavo.
Ma Angela era di seta anche dentro. Di seta anche il carattere, broccati di seta le pieghe della sua anima, arazzi di seta il suo immaginare più che sognare. "Nuova" come Eva nell'estasiarsi per la natura e nel voler bene, voce non esile e variegata, capiva al volo il regista e perfezionava a tal punto le sue idee da gratificarlo per averle avute. Brava nel drammatico quanto nel comico. Attrice di alta professionalità per registi di alta professionalità.
Ormai merce rara entrambi. -

Michele Stylo

"La mia poesia, come quella di tutti i poeti, è il riflesso di una grande e terribile epoca che viviamo: ora essa inclina al garofano, ora alla spada. Di mia spontanea volontà io inclinerei piuttosto al garofano. Mi è infinitamente più caro contemplare le nuvole, il mare, gli alberi, i fiori, che non avere un ferro di morte in mano.
Ma ci sono dei giorni, troppi giorni!, in cui il solo fatto di aprire un giornale al mattino mi fa bruciare il sangue e in cui la poesia mi diventa punta d'ago, morso feroce e schermo mortale."

Rafael Alberti

Nonostante i legami in corso,
Le sofferenze, i dolori, i traumi, le iniezioni
di fiducia, le perdite, le conquiste, le gioie,
il luogo in cui siamo diretti è la
terra della psiche
abitata dagli avi,
il posto dove gli esseri umani rimangono
pericolosi e divini,
dove gli animali danzano ancora,
dove quel che è abbattuto
ricresce,
e dove i rami
degli alberi più vecchi
fioriscono più a lungo.
La donna nascosta
che custodisce la scintilla d'oro
conosce quel posto.
Lei sa.
E tu anche.

Clarissa Pinkola Estès

Un' attualissima Medea allieta l'estate romana.
Angela Cavo, una giovane attrice di gusto moderno, di eleganza classica e di ineccepibile stile.
Recita altera ma con slanci intensi, si muove con plastica irruenza e si raggela, a tratti, in un assorto silenzio ed in una drammatica immobilità.
La sua splendida prova dimostra come una attrice moderna possa immedesimarsi, senza alterazioni stilistiche, in un ruolo classico che, in passato, ha spesso trascorso nel melodrammatico.

Sergio Bajardi

Una rassegna di poeti spagnoli.
Angela Cavo ha interpretato liriche di Machado, Unamuno, Jimenez, Salinas, Guillen, Diego, Garcia Lorca, Alexandre, Alberti, Cernuda, Panera, Rosales e Hierro.
Con la sua tipica interpretazione in cui la mimica e i mezzi vocali si fondono mirabilmente, ha sottolinetao ogni sfumatura dei testi ravvivando quelle liriche intimiste i cui significati sarebbero con altro interprete di minor sensibilità ed acume, caduti nel vuoto o rimasti sommersi dal linguaggio delle altre poesie dalla vasta e impegnativa rassegna.
E potremmo anche parlare di ugola della Cavo, dato che i passaggi di tono al quale la voce di questa artista può giungere, - voce che ci ricorda nei bassi quella di Yma Sumak - sono tali da consentire risultati di non comune mordente.

Renzo Tian